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CUNEO, I LUOGHI DEL POTERE INTORNO ALLA CONTRADA MAESTRA

 
Il 16 gennaio il Museo Diocesano sarà una delle tappe di Grand Tour 2016.

Il centro storico di Cuneo, recentemente restaurato e pedonalizzato, è da sempre stato il centro del potere della città e l’itinerario presentato si propone di evidenziarne i luoghi salienti attraverso la Contrada Maestra appena restaurata. Spiccano nell’itinerario le istituzioni religiose come il duomo, l’antica chiesa di Santa Maria del Bosco, dove, secondo la leggenda i fondatori di Cuneo prestarono giuramento, dichiarando i principi di parità e uguaglianza che avrebbero animato la nuova Villa; la parrocchia di Santa Maria della Pieve, già chiesa dei

Gesuiti, brillante e quasi integro esempio del Seicento piemontese. La storia devozionale della città è raccontata nel Museo Diocesano, di recente apertura, che racconta il territorio in senso ampio in tutti i suoi risvolti culturali, storici e sociologici. La principale potenzialità del museo è costituita dalla diversità dei percorsi tematici e didattici proposti. L’esposizione si snoda attraverso diverse sezioni dedicate alle 

principali devozioni che qui ebbero luogo (San Giacomo, San Sebastiano e Madonna del Carmine), una sala dedicata alla diocesi, i locali propri della confraternita, spazi multimediali, sale didattiche e salotti di relax. Il percorso è tematico e si concentra sui pellegrinaggi e sulle devozioni quali possibili chiavi di lettura per la storia della città, del territorio (e dal 1817 della diocesi) attraverso l’arte ed i grandi simboli antropologici e rituali del passato e di oggi. Ma la Contrada Maestra fu da sempre e soprattutto sede del potere politico sancito dalla Torre Civica, alta 52 metri, che si erge nel centro storico dominando la città alla quale si aggiunse il Municipio collocato nel Settecento nell’ex convento dei Gesuiti. Lungo le pareti dello “scalone d’onore” vi sono diverse lapidi tra cui la lapide del 1952 con le parole di Piero Calamandrei sul valore perenne della Resistenza. All’interno del Salone d’onore e della Sala Giunta dipinti e decorazioni ottocentesche che narrano le vicende primarie della storia cittadina. Alle pareti dei corridoi e dei saloni pregevoli dipinti di Otto e Novecento degni di una pinacoteca. 

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