IL DONO
Dio, infatti, ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna (GIOVANNI 3, 16)

La radice qualificante di ogni dono è la gratuità di chi offre qualcosa di se stesso per la crescita buona di un altro. Dio, fonte invisibile di ogni essere, ha manifestato il suo voler bene agli umani suscitando Gesù come segno di amore concreto, con cui fa crescere la gioia della comunione con ogni persona. Nella luce di Gesù, ogni scambio di doni, come hanno fatto i Magi, alimenta la speranza di una vita piena.
Nell’immagine di apertura, i Magi offrono a Gesù - dono egli stesso per l’umanità - tre doni come emblemi di vita: l’oro testimonia l’aspetto prezioso e regale, l’incenso col suo profumo rimanda alla divinità e al sacro, la mirra, utilizzata per l’imbalsamazione, richiama la vita ultraterrena.