L'8XMILLE

Le testimonianze esposte in mostra ci insegnano che il dono si configura in molte forme. Anche noi abbiamo uno strumento con cui prenderci cura delle persone e dei beni del territorio in cui viviamo: l’8xmille alla Chiesa Cattolica, istituito con la legge n. 222 del 1985, in seguito all’Accordo fra la Santa Sede e la Repubblica Italiana del 1984.

Lo Stato mette a disposizione una quota corrispondente all’8xmille del gettito complessivo dell’Irpef. Tale quota viene utilizzata dallo Stato stesso per interventi che abbiano scopi “sociali o umanitari”, oppure da alcune confessioni religiose che - d’intesa con lo Stato - si impegnano a utilizzare la quota loro spettante per scopi “religiosi e caritativi”. Con una semplice firma, ogni contribuente può decidere liberamente quale debba essere la destinazione di questa parte del bilancio statale: l’8x1000 non è quindi una “tassa in più”, ma il modo in cui il cittadino sceglie a chi destinare quella quota. Grazie all’8xmille - dal 1990 ad oggi - la chiesa Cattolica ha potuto realizzare interventi nel settore culturale-pastorale, nel campo caritativo e per la conservazione, tutela e valorizzazione del patrimonio storico artistico del Paese. Nel 2023 sono stati finanziati 2100 progetti nel settore dei beni culturali ecclesiastici.

Il video qui presentato illustra alcuni degli interventi svolti in questi decenni dalle diocesi di Cuneo-Fossano, Alba e Saluzzo nel settore dei beni culturali ecclesiastici. questi gli ambiti di intervento:

 
  • Restauro di edifici di culto

  • Restauro di beni storico artistici

  • Restauro di organi a canne

  • Costruzione di nuove chiese

  • Attività di conservazione, valorizzazione, consultazione in musei, archivi e biblioteche

 
 
  • Censimento informatizzato degli edifici di culto

  • Inventariazione informatizzata dei beni artistici

  • Sostegno alle associazioni di volontariato

  • Installazione di impianti di sicurezza

 

IL VIDEO