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02 Sala immersiva | Polveriera

Foto Sonia Ponzo

Una delle grandi metafore per dire la VITA in tutta la sua pienezza è probabilmente quella del VIAGGIO. Viaggiare è sinonimo di CONOSCENZA, ricerca della felicità, ricerca della verità di sé e del SENSO dell’esistenza.

La cultura cristiana traduce questa metafora della vita con un termine più preciso: PELLEGRINAGGIO, cioè un viaggio che non solo ha un punto di partenza ma un preciso punto di arrivo: un santuario, la tomba di un santo, un luogo di miracolo, di incontro con il Sacro. Le stesse PROCESSIONI non sono altro che piccoli pellegrinaggi locali. Ogni processione è aperta dalla CROCE, dietro la quale si articola l’intero popolo di Dio. Il nostro viaggio parte dal 5 dicembre 254, quando si conclude con il martirio il pellegrinare di San Dalmazzo, primo evangelizzatore. Sulla sua tomba fiorisce il primo annuncio cristiano e di qui si espande ad un vasto territorio articolandosi in parrocchie e comunità religiose e laicali. Fino ad oggi, attraverso il costituirsi della diocesi di Cuneo. Nel corso dei secoli le strutture si sono modificate, adattandosi alle esigenze della città: per far fronte ai sette assedi, a cui Cuneo resistette con tenacia, anche gli edifici religiosi si votarono alla difesa e nacquero locali come quello in cui ci troviamo: polveriere sotterranee ricavate sotto le sacrestie nella speranza che i nemici non bombardassero i luoghi di culto. 

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