10 Sala Madonna del Carmine
Da sempre il culto cristiano si esprime anche attraverso le PROCESSIONI: il procedere ordinato e solenne di tutto il POPOLO DI DIO verso una meta.
Con la crisi dei grandi pellegrinaggi, le frequenti guerre negli stati europei e le spinte di rinnovamento portate dagli ordini religiosi, le processioni divengono una sorta di “mini-pellegrinaggio”, dove si può esprimere ancor più significativamente l’immagine di “Chiesa = popolo in cammino”. Tutto il popolo procede dietro la croce di Cristo che apre ogni corteo e si suddivide ordinatamente secondo le appartenenze che esibiscono le proprie divise ed insegne, cantando e pregando come “un cuor solo ed un’anima sola”... Confraternite, gruppi laicali, religiosi, clero… Anche i morti sono resi presenti esponendo i loro ritratti di benefattori delle varie istituzioni! Nel medesimo riproporsi annuale di percorsi e di immagini, pur nel contingente ricambio delle persone, le processioni uniscono idealmente un unico plurisecolare cammino. In mezzo al procedere è portata l’immagine della Madonna o del santo patrono. Le processioni divengono una grande “esibizione” (non necessariamente solo in termini negativi) di tutta la società del tempo. Dal XVII secolo in questo luogo è particolarmente sentita la devozione verso la Madonna del Carmine che si celebra con una processione solenne il 16 luglio di ogni anno. Spesso le processioni più coinvolgenti si svolgono in occasione del Corpus Domini oppure nel periodo della Settimana Santa e si affiancano alle rievocazioni della Passione e Morte di Cristo: è il caso delle “Parlate” di Entracque (Valle Gesso) dove la processione si snoda lungo le vie del paese, illuminate con lumi e torce; ad essa partecipano tutti gli attori, recando gli strumenti della Passione, e il popolo che accompagna l’Urna del Cristo cantando il Miserere e lo Stabat Mater.
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