Mostre ed eventi

VIRGEN MORENITA

La rassegna "Modulazioni" continua a San Sebastiano con il concerto legato alla devozione in America Latina

VIRGEN MORENITA  | Festa e spiritualità nel barocco Latinoamericano

A conclusione della giornata dedicata ai dialoghi sulla Compagnia di Gesù, la chiesa di San Sebastiano ospita un concerto a tema parte della ricca rassegna Modulazioni. L'iniziativa è parte del festival Il territorio si racconta.

Con l'occupazione dell'America, l'immenso patrimonio culturale che caratterizzò il Siglo de Oro spagnolo, sbarcherà sul nuovo continente: l'incontro tra il vecchio e il nuovo mondo, ancorché per molti aspetti tragico e distruttivo, opererà una delle sintesi più riuscite e più originali della storia della cultura.

La musica europea si arricchirà di nuove sonorità e di nuovi ritmi mentre le lingue autoctone più rappresentative, troveranno una nuova vitalità, sublimando il loro potere sacrale ed evocativo con le risonanze della musica barocca europea.

L'adozione del culto alla Vergine Maria, da parte dei popoli indigeni, può essere considerata, più che un atto d'imposizione e sottomissione, come una forma di resistenza.

Per i popoli andini, infatti, la venerazione della Vergine significò la possibilità di continuare a mantenere il culto alla Pachamama, di fronte all'avanzata ineluttabile dei conquistadores spagnoli.

Un esempio per tutti Hanacpachap, la prima composizione polifonica pubblicata nel Nuovo Mondo, contenuta nel Ritual, formulario e institución de curas para administrar a los naturales del francescano Juan Pérez Bocanegra (Lima, 1631). Si tratta di un inno mariano scritto in quechua, lingua franca dell'Impero Inca. In questo inno processionale, alberi, frutti, astri e stelle sono leggibili secondo due tracciati paralleli: da un lato simboli della Vergine "Stella Maris" e del frutto salvifico che porta, dall'altro elementi coerenti con l'antico culto della Pachamama, la Madre Terra.

Hanacpachap costituisce quindi il più perfetto esempio dell'incontro e della fusione di due culture, da cui trae origine l'incrocio musicale americano. Se nei territori andini il culto della Vergine Maria si intreccia con la Pachamama, nel Messico coloniale la figura della Vergine Guadalupe diventa il più potente simbolo di fusione tra culture.

L'apparizione della Vergine nel 1531 a Juan Diego sulla collina di Tepeyac, anticamente dedicata alla dea Tonantzin, rappresenta l'incontro tra tradizioni europee e indigene. L'emblematica immagine della Vergine, con il suo manto stellato e la luna ai piedi, racchiude simboli cristiani e cosmici propri della cultura azteca, è una testimonianza del complesso processo di ibridazione culturale che ha dato vita a una nuova realtà sociale e spirituale in America Latina.

Ensemble Voz Latina

Laura Martinez Boj - soprano Marie Théoleyr - soprano Leonardo Moreno tenore

Piermarco Viñas - baritono

Luciana Elizondo - viola da gamba Carolina Eguez - viola da gamba

Eduardo Egüez - tiorba e chitarra barocca

Maximiliano Baños - canto e direzione

 

> INFO PRATICHE

sabato 20 settembre | CUNEO, Chiesa di San Sebastiano - ore 21.00 - L'ingresso è libero fino a esaurimento posti.

TUTTE LE INFO SUL FESTIVAL "IL TERRITORIO SI RACCONTA" > QUI!

TUTTE LE INFO SUL FESTIVAL "MODULAZIONI" > QUI!


PER INFORMAZIONI : www.museodiocesanocuneo.it, museocuneo@operecuneofossano.it | 353 4261755